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Un appuntamento a livello mondiale - CONSIDERAZIONI

08/06/2011 - 09/06/2011

Organizzare un appuntamento a livello mondiale è senza ombra di dubbio difficile impresa, ma avere ospiti di carattere Internazionale che parlano alla platea e che spiegano i propri progetti Aziendali è impresa da considerarsi impossibile…a meno che l’invito non arrivi da parte di persone a te Amiche e a cui stima e rispetto gli sono riconosciuti in modo naturale. Credo che il segreto del grande successo del Global DIY Summit di Bruxelles si debba ricercare nello splendido lavoro che hanno fatto gli organizzatori ed in particolare, nella persona di John W. Herbert, Segretario dell’Associazione EDRA, e non tanto per quello che ha fatto in questo anno di preparativi, ma per quello che ha fatto in passato e che oggi, gli viene universalmente riconosciuto. Ho conosciuto John all’inaugurazione del più grande centro DIY del mondo a Kiev sotto l’insegna Epicentr, da allora ho avuto modo di rivedere John in diverse occasioni e capire quanto sia stimato in questo ambiente.
 
Dopo aver fatto il giusto tributo a chi ha reso possibile questo importante evento, vediamo in dettaglio di cosa hanno parlato i principali attori a livello mondiale del mercato DIY. Senza dare ordine di importanza ai vari relatori, ne segnalo solo alcuni per capire l’autorevolezza di ciò che emerge da questo Summit: Patrick G. Farrah cofondatore di Home Depot, Sergio Giroldi CEO Obi, Sandro Solari CEO Sodimac, Jack Truong Vice Presidente 3M e tanti, tanti altri. Il successo del Summit si è visto poi nell’importante Platea composta da oltre 400 persone arrivate da 44 paesi diversi, venuti a Bruxelles per interfacciarsi con realtà più o meno vicine e per capire in quali settori ed in quale modo, il mercato avrà sviluppo.
“Archiviata” per così dire la pratica crisi, si guarda al futuro con maggior ottimismo dello scorso anno, ma con molte e diverse difficoltà di prima. Ogni giorno è difficile e ogni Paese ha un problema di natura diversa che rende un po’ meno globale la globalizzazione.
 
Il recente disastro nucleare a Fukushima in Giappone, non ha fatto altro che accelerare una riforma filosofica del consumatore nei confronti del fattore ecologia. Un autorevole Azienda che studia le tendenze del consumatore ha condotto un sondaggio rivela che il consumatore predilige fare la spesa in quei punti vendita a cui viene riconosciuto l’impegno verso l’ecologia e la sostenibilità. Oggi il cliente è disposto a spendere di più per un prodotto ecologico a discapito di uno non ecologico, ma nello stesso tempo, va migliorata la trasparenza nell’informazione per non rendere anonimo il gesto del consumatore.
 
Anche l’innovazione, ha spiegato l’economista Franz Josef, sarà soggetta alla delicata questione dell’ecologia, ma la domanda a cui gli innovatori devono dare cosciente risposta è: come faremo a crescere con le risorse che abbiamo a disposizione? Un’altro aspetto innovativo riguarda la coscienza: “…è più importante un’innovazione fisica o una finanziaria? Moralmente parlando, è facile dare la soluzione, ma purtroppo, fino ad oggi l’uomo ha caratterizzato la sua crescita mettendo al primo posto il profitto a discapito dell’ecologia.
Quello che oggi il consumatore si aspetta da un’azienda, è che trovi il modo di fare business in modo ecologico ed ecosostenibile.
 
Sergio Giroldi, CEO Obi, è intervenuto con un giusto appello a tutti gli interpreti della Grande Distribuzione, lanciando una proposta per la realizzazione di un regolamento serio e consapevole che vada proprio nella direzione del rispetto ambientale per far sì che sempre più prodotti venduti all’interno dei punti vendita siano ecosostenibili. I commercianti sono il collegamento tra Fornitori e Consumatori e quindi, assumano una rilevante importanza in questa fase di cambiamento.
Stefan Hartung, della Bosch ha voluto illustrare attraverso dei filmati, l’importanza del canale informativo e commerciale di internet, che nei prossimi 5 anni crescerà in modo esponenziale. La Bosch utilizza internet non solo per canalizzare il cliente all’acquisto dei propri prodotti, ma anche per studiare tendenze di mercato interagendo attivamente con il consumatore chiedendo proprio a loro, dove possono migliorare i loro prodotti sotto ogni aspetto, dalla grafica alle nozioni tecniche, all’invenzione di nuovi prodotti.
 
Quest’anno il Summit si è arricchito di una importante sezione dedicata all’esposizione di prodotti destinati ai consumatori dei centri Brico Fai da Te e di prodotti affini come ad esempio, Organizzazione Orlandelli che era tra i pochissimi espositori Italiani. Abbiamo deciso di partecipare a questo evento perché il settore Garden Centre è in forte crescita negli store Brico Fai da Te e le nostre soluzioni per trasportare ed esporre piante e fiori riscuotono da anni un grande successo. In questa occasione, Organizzazione Orlandelli ha presentato la nuova Azienda di consulenza Entrergreen ( www.entergreen.it ) nata proprio per supportare le Aziende DIY che vogliono investire nel settore Garden Centre.
 
Il momento più esaltante del Summit è stato quello della relazione dello special guest Joey Kelly, personaggio dalla forza di volontà incredibile, famoso per le sue esibizioni da extreme sport man e rock star famosa in tutto il mondo. È toccato a lui spiegare che quando la forza di volontà si unisce alla determinazione di un individuo, tutto è realizzabile!
 
Per il settore della Floricoltura è un momento particolarmente importante, perché è in atto una fase di cambiamento che porta il consumatore ad avere un comportamento molto responsabile nei confronti dell’ecologia e della natura. Da qui è possibile cogliere il collegamento tra il settore Floricoltura ed il trend su scala mondiale, che sensibilizza il consumatore all’acquisto di piante e fiori. Mi sono permesso di chiamarlo trend ma in realtà, quello che il mercato sta vivendo è molto più di un trend!
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